lunedì 9 maggio 2011

La richiesta di Banda


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La richiesta di banda aumenta continuamente in qualsiasi attività creando dei problemi.
Prima di intraprendere questo argomento verifichiamo attentamente cosa si intende con banda soprattutto per chi non tratta il soggetto quotidianamente.
La definizione trovata e che maggiormente esprime il concetto è la seguente:

Capacità di trasferimento dati di un canale di comunicazione. L'ampiezza di banda di un canale esprime la quantità di dati che possono essere trasferiti in un dato intervallo di tempo.
Essa viene in genere espressa in numero di bit al secondo (bps
)
Se ponessimo un analogia quale il viaggiare, la definizione si indirizzerebbe alla capacità di auto che possono transitare in un periodo di tempo su una strada. Le auto sarebbero i bit, la corsia sarebbe invece il cavo in rame o in fibra ottica.

L’analogia presa a caso calza a pennello; il soggetto che voglio trattare riguarda proprio come l’aumento delle risorse e file che girano in rete sia aumentato   esponenzialmente negli ultimi tempi creando problemi di ingorgo.
Negli ultimi anni abbiamo potuto osservare un grosso incremento delle auto che girano in città. La viabilità risulta ingolfata a causa dell’aumento delle auto che viaggiano sullo stesso circuito metropolitano. Insomma più auto ma stesso numero di  strade.


Nuove tecnologie, servizi in rete e data base che diventano sempre più indispensabili per il lavoro, aumentano il numero di bit (oramai Gigabit) che viaggiano all’interno di una rete. Con l’intento di migliorare la “lentezza della rete” a volte gli utenti decidono di intervenire cambiando un apparecchiatura. Proprio come l’ente stradale causa dei danni costruendo un tratto di strada di qualche chilometro con un numero di corsie maggiore, spostando solamente l’ingorgo, così l’inserimento nella rete di apparecchiature o miglioramenti senza studiare la totalità della situazione, scoprendone le criticità,  può risultare controproducente se non dannosa. 

Questi sono esempi realmente accaduti:

un utente ha richiesto una dorsale in fibra ottica. Al momento della messa in opera dei media converter (le apparecchiature  che traducevano il segnale ottico in digitale e viceversa)  la rete rallentava. Alla fine un vecchio HUB (qualcuno ha ancora degli HUB) non sopportava lo standard di rete e la velocità del media converter. Un semplice switch da meno di 100 euro risolveva il problema e faceva provare  all’utente velocità di apertura file mai sperimentate prima.


Un altro  utente aveva invece fatto un grosso investimento e preso uno switch a Giga consigliato da qualche rivista o dal suo amico informatico. Dopo l’installazione dell’apparecchiatura il tutto rallentava o si fermava. La responsabilità ovviamente veniva attribuita allo switch che era l’ultimo cambiamento effettuato. Beh, in questo caso, la regola dell’ultimo cambiamento effettuato non si applica. Il cablaggio di livello scadente, rimaneva nascosto da uno standard inferiore di trasmissione. È come se una strada leggermente disconnessa viene rilevata con una Ferrari dopo i 200 orari. Prima nessun utente che andava a 150 orari se ne era accorto.

Se vuoi dimenticarti della clessidra che esce sul tuo monitor devi rivolgerti a dei professionisti del cablaggio e della rete, richiedere una analisi del tuo networking e pianificare interventi mirati che possono, con diversi importi di spesa, condurti a migliorare la tua rete.    Non si tratta di spendere poco o tanto, ma di spendere bene.

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